Azione nel campo
della Salute
Radicata nell’esempio di Gesù Cristo che, ovunque
passava, curava gli infermi, in vista del Regno, “la Congregazione si dedica
alla Pastorale della Salute come importante forma per realizzare il suo
apostolato specifico negli ospedali, nelle case per anziani, nell’assistenza a
domicilio, nei Centri di salute pubblica e in altre forme e modalità che
l’attenzione alla salute dei migranti richiede” (Cost. delle Suore MSCS, n.
120).
Per questo ogni atto di assistenza agli
infermi, utilizzando le terapie mediche tradizionali o quelle di medicina
preventiva o alternativa, in strutture sanitarie di avanguardia, in posti di
salute istituzionali, nell’assistenza domiciliare, nell’animazione della
pastorale della salute, nei servizi di salute pubblica o negli ambulatori di
base, attivati dal servizio sociale in aree di migrazione, la Suora MSCS è
attenta alla cura integrale della persona, per restituirle l’armonia
dell’equilibrio interiore, il gusto per la vita, la gioia dell’amore e della
comunione. Il beato Scalabrini diceva: “Aver cura dei fanciulli e degli
infermi, ecco i due mezzi per guadagnar tutto a Dio” (Scalabrini, Lettera a
Mons. P. Morganti, 1902).
Le Suore MSCS,
nella cura della salute del prossimo, esprimono l’amore misericordioso del
Signore, la solidarietà e la gratuità verso i migranti più bisognosi,
l’accoglienza e l’apertura al dialogo, la sensibilità ecumenica, un profondo
rispetto verso chi è diverso, difendono quanti sono maggiormente sprovvisti di
protezione, con la testimonianza annunciano il Dio della vita e si impegnano
nella costruzione di un mondo più umano, più solidale e più fraterno.
Le Suore Scalabriniane
- le Missionarie “della speranza” - e la
Salute
Interpretazione
del logotipo
Le Suore Missionarie “della speranza”, appoggiandosi alla forza del
Mistero Pasquale - Incarnazione, Vita, Passione, Morte e Resurrezione di
Gesù Cristo – si prendono cura della vita là dove è minacciata.
La Croce – simbolo di dolore. Attraverso il dolore Cristo ha
redento l’umanità. La presenza della Suora MSCS nell’area della salute
allevia il dolore, infonde speranza e aiuta il fratello ad associare
la sua sofferenza al piano redentore della Croce. Mossa da
compassione, si avvicina a lui e gli dispensa le cure di cui manca.
I colori
– I vari colori mettono in risalto gli elementi del disegno: il viola
sottolinea il dolore e la Redenzione; il giallo la gioia della Risurrezione;
l’azzurro l’Incarnazione; il bianco dei piedi la pace e l’universo della
missione scalabriniana; le sfumature dei colori delle mani le diverse etnie.
La semente – il germoglio del grano di
frumento è la vita circondata di attenzioni fin dal suo nascere,
alimentata dalla fonte della speranza grazie all’azione “carismatica” della
missionaria scalabriniana.
Sette
mani aperte – in senso biblico il sette è simbolo di pienezza di
vita e della particolare sollecitudine che genera vita in abbondanza. Mani
aperte, mani che hanno cura della vita. Alcune convergono verso la fonte della
speranza e altre si volgono con gesto di compassione verso se stessi, verso i
fratelli migranti poveri, abbandonati e bisognosi e verso la madre terra fonte
di vita.
I piedi – ricordano i tre pellegrini –
Genesi 18 – che Abramo accoglie con gioia, circondandoli di attenzione.
Evocano la Trinità che cammina con noi e con i migranti alla ricerca di una
vita migliore.
Il Mondo –
spazio della mobilità umana,
universo della missionaria scalabriniana, chiamata ad alleviare il
dolore e la sofferenza dei fratelli migranti, alimentando in loro la
speranza della vita in pienezza, che ci attende dopo il pellegrinaggio
terreno.
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