Catechesi
“[…] I nuovi bisogni dei popoli esigono
nuove cure e sollecitudini senza fine per trasfondere lo spirito cristiano nei
fanciulli, fortificarne nel bene la volontà, illuminarne e volgere a rettitudine
la coscienza, nobilitarne i sentimenti, formare, secondo la mirabile espressione
dell’Apostolo, Gesù Cristo nelle anime loro” […]
(Scalabrini, Lettera Pastorale al clero e al
popolo di Piacenza
sull’insegnamento del Catechismo,
23.4.1876).
Nello svolgimento della loro missione le Suore
MSCS pongono la catechesi alla base della loro azione apostolica, avendo cura
di adattarla alla spiritualità dei destinatari, popolo pellegrino nella fede e
nella speranza e soggetto di un ruolo speciale nel piano del Padre.
Assumono pertanto tale pastorale come processo sistematico,
progressivo e permanente di educazione a quella fede che apre alla comunione con Gesù Cristo e alla fedeltà nell’impegno missionario.
Evangelizzazione
La prima sfida della vocazione missionaria scalabriniana, radicata nel Battesimo
e nel Carisma, è il riconoscimento della chiamata a testimoniare l’amore con cui
il Padre ama i migranti, servizio questo che impegna quanti si dedicano alla
missione nel contesto della mobilità umana
L’evangelizzazione è sempre un impegno prioritario nell’azione
missionaria delle Suore MSCS, indipendentemente dalle realtà in cui sono
inserite, per la necessità, emergente ovunque, di essere dove il migrante vive,
lavora, soffre, prega, costruendo con lui la storia della salvezza,
continuando a proporre programmi di sensibilizzazione, affinché tutta la
Chiesa, dalle piccole comunità alla gerarchia, assuma la missione tra i migranti
e i rifugiati e infine organizzando percorsi operativi in grado di incidere sia
nel contesto ecclesiale che in quello più ampio educativo-culturale o sociale.
Lasciandosi
evangelizzare dalla presenza feconda dei migranti e dalla condivisione con loro
della condizione di “migrante”, le Suore MSCS, nella loro azione pastorale, si
impegnano ad armonizzare l’interculturalità, il cammino ecumenico, il dialogo
interreligioso, l’educazione permanente alla fede con una catechesi appropriata
e adattata alle esigenze della realtà migratoria.
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