Juan
Bautista Scalabrini
Giovanni Battista Scalabrini,
vescovo di Piacenza – Italia, fondatore delle Congregazioni dei Missionari di
San Carlo e delle
Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane,
nacque l’8 giugno 1839 a Como, Italia.
Con 18 anni entrò in seminário,
essendo ordinato sacerdote nel 1863 e consacrato Vescovo nel 1876.
Durante la sua vita, operò in
modo incisivo in diverse realtà e ambiti pastorali, ma fu il suo coinvolgimento
a favore dei migranti che ha reso conosciuta la sua opera e la sua santità in
tutto il mondo.
Eppure, la sua sensibilità con
il dramma vissuto dalle famiglie migranti non può essere separata dalla sua
attenzione per tutti i poveri che incontrava nell’Italia del suo tempo; ad
esempio, per i carcerati, gli ammalati e i sordomuti.
Per Scalabrini era compito
della Chiesa intervenire presso i Governi e i gruppi politici, ogni qualvolta
fossero in gioco gli interessi dei poveri. Nella lettera pastorale che scrisse
alla diocesi di Piacenza nel 1882 diceva che era “necessario
partecipare alla vita pubblica, servendosi di tutti i mezzi leciti, per il
trionfo della verità e della giustizia“.
Tale disponibilità e apertura
alle nuove questioni sociali lo portarono ad avvicinarsi al dramma dei migranti
e, contemporaneamente, a mettersi in movimento per servire quanti, bisognosi, si
presentavano nel suo cammino. In una lettera pastorale del 1891 che ancora oggi
ci sprona alla missionarietà diceva: “Dobbiamo
uscire dal tempio, se vogliamo esercitare un’azione salutare nel tempio!”.
La sensibilità per i migranti
fu stimolata, nel 1880, nella Stazione Ferroviaria di Milano, dalle drammatiche
condizioni dei poveri emigranti che aspettavano il treno per Genova, da dove
sarebbero imbarcati per le Americhe. Così li descrive il vescovo di Piacenza: “Non
senza lagrime, avevano essi detto addio al paesello natale, a cui li legavano
tante dolci memorie; ma senza rimpianto si disponevano ad abbandonare la patria,
poiché essi non la conoscevano che sotto due forme odiose, la leva e l’esattore,
e perché pel diseredato la patria è la terra che gli dà il pane, e laggiù
lontano lontano speravano di trovarlo il pane, meno scarso se non meno sudato”.
Nella ricerca di risposte
adeguate alle sofferenze dei migranti, sono innumerevoli le attività realizzate
da Scalabrini: studi e pubblicazioni, sensibilizzazione della Chiesa in Italia
sul fenomeno stesso dell’emigrazione, proposte di legge sull’emigrazione
italiana, fondazione della congregazione dei Missionari (1887), della Società
San Raffaele (1887) – un movimento laico al servizio dei migranti – e delle
Suore Missionarie (1895) di San Carlo Borromeo, coinvolgimento delle Suore
Apostole del Sacro Cuore, che invia per il servizio tra i migranti italiani in
Brasile (1990).
Per conoscere la situazione in
cui vivevano gli emigrati italiani, Scalabrini stesso, nonostante malato e con
62 anni, andò, tra il 1901 e il 1904, negli Stati Uniti, in Argentina e in
Brasile. In tali viaggi volle visitare di persona le comunità di emigrati
italiani, nonostante le molte difficoltà di spostamento e di trasporto
dell’epoca. Il suo impegno si é rivelato di grande sostegno agli emigrati, ma
anche all’opera iniziata dai Padri e dalle Suore Missionari/e di San Carlo.
In una lettera al Papa Leone
XIII, nel 1901, si trova una specie di relazione dell’opera compiuta con
valutazione, motivazioni e speranze: “Se
io guardo alle opere compiute in mezzo a non poche difficoltà, ho grande motivo
di rallegrarmi nel Signore; ma se discendo col pensiero nel segreto del mio
spirito, non trovo che materia di rammarico per tanto bene che non ho fatto o
che non ho fatto bene. Di una cosa sola posso assicurarvi, Beatissimo Padre, ed
è che in tutte le cose io non ho avuto mai altro di mira che la gloria di Dio e
la salute delle anime affidatemi“.
Il suo profetismo, la sua
carità, il suo amore per i migranti e i suoi insegnamenti ci danno l’esempio di
un vescovo santo e modello anche per i nostri giorni. Morì il 1° giugno 1905. Fu
beatificato con il titolo di Padre dei
Migranti dal Papa Giovanni Paolo II il 9 Novembre 1997.
Per sapere di più:
Missionari Scalabriniani - Biografia
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